Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Sernesi Raffaello *

SERNESI RAFFAELLO
Firenze 1838 - Bolzano 1866
Dopo un apprendistato come incisore di medaglie, si iscrisse nel 1856 all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove fu allievo di A. Ciseri fino al 1859, quando, a causa della morte del padre, dovè abbandonare gli studi regolari. Al 1858 risale un Autoritratto (Firenze, Uffizi), indicativo della sua personale ricerca che lo avrebbe presto portato a elaborare, in sintonia con alcuni dei pittori del Caffè Michelangiolo, una composizione per rigorose scansioni cromatico-luministiche (Tetti al sole, 1860 ca., Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna). Nel 1861, lavorando in compagnia di O. Borrani nell'Appennino pistoiese, trovò espressioni più solenni e sentimentali, soffuse di luce (Pascolo a San Marcello, 1861, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Mo-derna). Nel 1862 espose a Torino Pastura in montagna e a Firenze Paese con animali; compì un breve viaggio a Napoli e a Ischia, per incontrare l’amico S. Pointeau, e in quella occasione poté rivedere le opere di F. Palizzi (impressioni che si possono cogliere nelle due redazioni di Grano maturo, 1864-1865, coll. private). Con gli studi compiuti con G. Abbati e Borrani durante l’estate del 1864 nella casa di D. Martelli sul litorale toscano offrì i primi esiti della cosiddetta Scuola di Castiglioncello (Marina di Castiglioncello, coll. privata) e trasse spunto per dipinti che comparvero alla Promotrice fiorentina di quell'anno; del 1865 sono I pagliai (Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti) e Sull'aia (coll. privata). Nel 1866 abbandonò il dipinto Il duello, a cui stava lavorando, per partecipare alla III guerra d'indipendenza: ferito a un piede, morì di cancrena nell’ospedale militare di Bolzano.
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