Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Andreotti Federico *

ANDREOTTI FEDERICO
Firenze 1847 - 1930
Ebbe come primo maestro A. Tricca e dal 1861 studiò all’Ac cademia di Belle Arti di Firenze con E. Pollastrini: in quell’anno esponeva un saggio scolastico con una Figura allegorica dell'Italia. Attratto dalla pittura di storia, crebbe in tempi di grandi fermenti innovativi e fu in particolare attratto dalla ricerca di S. Ussi. Al maestro sembrò guardare molto da vicino nel suo Savonarola che scaccia dalla sua cella i sicari inviati dalla Bentivoglio (1863-1867, Firenze, Meridiana di Palazzo Pitti): l’opera, di commissione governativa, fu criticata da T. Signorini per l’impacciata resa della scena e il poco realismo. Abbandonati i temi storici, si dedicò di qui in avanti al ritratto (Autoritratto, Galleria degli Uffizi; Busto di giovane donna, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti), alla decorazione murale e soprattutto al quadro di genere, dove otterrà i maggiori risultati, soprattutto di mercato (Paggio, esposto a Genova nel 1874; L'ami de la maison, esposto a Parigi nel 1877; Fumi passeggeri, esposto a Milano nel 1881; Paysan romain, esposto a Vienna nel 1881). Nella sua ricca produzione, dominata dai quadri di figura, sia in esterno sia d’interno, compaiono anche alcuni paesaggi (Studi di paese, esposti a Firenze nel 1906), legati ai modi del Realismo toscano.
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