Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Arui Raffaele*

ARUI RAFFAELE
Cagliari 1792 - 1857
Formatosi come autodidatta, nel 1830 aveva dipinto un San Sebastiano per il transetto della Parrocchiale di Sanluri dove si trova anche un suo Sant'Antonio da Padova. Successivamente, come molti artisti sardi dell’epoca, si perfezionò a Roma con F. Cavalleri e V. Camuccini all'Accademia di San Luca dove, nel 1834, ebbe un premio per il disegno. Tornato a Cagliari fondò nel 1836 il primo laboratorio litografico della Sardegna e nel 1841 aprì una scuola gratuita di disegno e litografia alla quale aggiunse, nel 1846, una di ornato e dagherrotipia. Eseguì ritratti (Re Ottone I di Grecia), scene di soggetto sardo (Ballo sardo a Sanluri, Torino, Palazzo Reale) e opere di tema religioso (Sacro Cuore di Gesù, 1842, per la chiesa di Santa Teresa a Cagliari, ora in Santa Eulalia), dove mostra il legame con la formazione purista. Nel 1842 fu ammesso alla romana Accademia dei Virtuosi. Alla Promotrice di Torino del 1850 partecipò con due tele di soggetto folcloristico.

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