Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Biscarra Carlo Felice *

BISCARRA CARLO FELICE
Torino 1823 - 1894
Figlio del pittore G. B. Biscarra, coltivò contemporaneamente la pittura e gli studi letterari. Ventenne, ottenne un pensionato di studio a Firenze e Roma, dove rimase fino al 1848 traendo i soggetti per i dipinti esposti alla Promotrice nel 1848 e nel 1849. Nel 1850 il quadro storico Cola di Rienzo fu acquistato dal re (Torino, Palazzo Reale). Nello stesso anno viaggiò attraverso l'Europa soggiornando un anno a Parigi dove studiò con A. Scheffer. Rientrato a Torino, frequentò costantemente le mostre della Promotrice con dipinti di soggetto storico e letterario (Otello e Desdemona, 1861). Coltivò in parallelo l'interesse tematico per le vite di personaggi illustri della storia, della scienza e di maestri della pittura, incontrando il gusto delle istituzioni pubbliche (Silvio Pellico condotto allo Spielberg, 1865, Saluzzo, Casa Cavassa). Negli anni '60 espose a Firenze, Milano, Genova e nel 1873 a Vienna (Francesco I re di Francia riceve la saliera d'oro dal Cellini). I suoi interessi si andavano orientando verso il paesaggio, che divenne prevalente nella pittura degli ultimi anni. Fu anche incisore all'acquaforte e critico d'arte, direttore con L. Rocca del periodico L'Arte in Italia (1869-1873). Attivo nei dibattiti artistici di fine secolo, ricoprì dal 1860 la carica di segretario dell'Accademia Albertina.
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