Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Borsato Giuseppe *

BORSATO GIUSEPPE
Venezia 1771 - 1849
Allievo dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, nel 1791 vi seguiva il corso di prospettiva; all’inizio dell'Ottocento fu attivo in palazzi e chiese nel Friuli e nel trevigiano con progetti decorativi di gusto neoclassico. Nel 1807 partecipò alla decorazione del palazzo Reale voluto da Eugenio de Beauharnais presso piazza San Marco a Venezia, impresa nella quale ebbe una funzione direttiva e seppe esprimere un nuovo modello nell'ornamentazione di gusto empire. Fu coinvolto anche nei lavori per la villa Pisani di Stra e nel rinnovamento di palazzi a Venezia e a Padova, spesso in collaborazione con altri artisti: C. G. Bevilacqua, G. Canal, F. Hayez. Nel 1808 vinse il concorso per la nuova decorazione del teatro La Fenice di Venezia, dove svolse anche attività di scenografo mostrando una tendenza di gusto romantico (album di schizzi, Parigi, Museo dell'Opéra). Come decoratore ufficiale sia in epoca napoleonica sia dopo la Restaurazione, progettò numerosi apparati per celebrazioni pubbliche. Intorno agli anni '30 si dedicò all’attività di vedutista restando fedele alla lezione canalettiana (Riva degli Schiavoni con la neve, Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo) e mantenendo un rigoroso impianto prospettico nei quadri d’interno (Sala delle quatro porte in Palazzo ducale, Venezia, Galleria dell'Accademia).
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