Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Bortolan Rosa*

BORTOLAN ROSA
Treviso 1817 - 1892
Allieva all'Accademia di Venezia fino al 1846, anno in cui esordì alla mostra annuale con il dipinto Maddalena piangente in una grotta, si mantenne a lungo fedele alla lezione dei suoi maestri L. Lipparini, M. Grigoletti, O. Politi e N. Schiavoni. La prima fase della sua carriera, circoscrivibile agli anni '40, fu caratterizzata da prove, soprattutto pastelli, attardate su esempi settecenteschi e in particolare sui modi di R. Carriera. Intorno alla fine del decennio l’artista passò alla tecnica a olio scegliendo tematiche storiche e religiose: l’interesse per i soggetti storici è testimoniato dal dipinto II Generale Bonaparte e il Provveditore Giustinan del 1860, nel quale volle ricordare l'impegno dei trevigiani per la causa nazionale. Più celebre e articolata fu invece la produzione religiosa, caratterizzata da nette campiture di colore ammorbidito dall’abile uso di velature; numerosi dipinti sacri sono conservati in area trevigiana come il Transito di San Giuseppe (chiesa di Carpenedo), San Venanzio Fortunato, (1860 ca., chiesa di Valdobbiadene). Nella ri-trattistica, dove combinò la tradizione settecentesca con la lezione di Grigoletti e Lipparini, seppe elaborare toni personali e un'intensa lettura psicologica: si vedano per esempio il ritratto del Podestà Giacomelli, il Ritratto di Luigia Codemo o quello di Maddalena Goujon all’arpa, conservati nel Museo Civico di Treviso.

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