Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Boschetto Giuseppe *

BOSCHETTO GIUSEPPE
Napoli 1841 - 1918
Si formò all’Accademia di Belle Arti di Napoli sotto la guida di G. Mancinelli e D. Morelli. Predilesse la pittura di soggetto storico in cui, assimilata la lezione morelliana, si distinse per l’attenta e realistica ricostruzione degli ambienti e dei costumi, in particolare quelli di Roma antica (I clienti, esposto a Napoli nel 1867; Agrippina che spia il Senato, esposto a Napoli nel 1877). Esordì alla Mostra Borbonica del 1859 (Il poeta portoghese Camoes nei suoi ultimi giorni, Il gladiatore) e si segnalò a partire dal 1862 alle promotrici Salvator Rosa (Come glielo dirò?, 1862; L'infanzia del Petrarca, 1863; Galileo Galilei davanti al Tribunale del Santo Uffizio, 1864; Eleonora Pimentel, 1869). Nel 1866 espose a Napoli Lucrezia Borgia (Napoli, Museo di Capodimonte; bozzetto a Milano, Galleria d’Arte Moderna), apprezzato per la scioltezza della composizione e l’espressività cromatica. La sua tela più famosa, La lista dei proscritti di Silla, nella quale aveva posto l’accento sulla resa psicologica dei personaggi, comparve a Milano alla mostra del 1872. Dipinse anche quadri di genere che espose a Torino (Strada di S. Lucia in Napoli, 1880), a Berlino (Il mercato dei fiori di Ognissanti, 1883) e a Napoli (Un Cicisbeo, 1884; I maldicenti, 1886). Non avendo ottenuto incarichi al- l’Accademia napoletana, nel 1906 aprì una scuola di pittura, continuando a esporre alle promotrici fino al 1916 (Diviserunt vestimenta mea, 1906; Oh ...Il Lido, 1911; Intolleranza religiosa, 1912).
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