Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Castellaneta Enrico *

CASTELLANETA ENRICO
Gioia del Colle (Bari) 1862 - Bari 1953
Iniziò gli studi ad Altamura, presso la scuola tecnica e seguendo i corsi di disegno di F. Lorusso. Dopo aver frequentato gli istituti tecnici di Napoli e di Bari, si iscrisse all’istituto di Belle Arti di Napoli, esordendo alla Promotrice del 1891 con un Interno, In chiesa e due studi a pastello. Diplomatosi nel 1893, fra il 1894 e il 1906 soggiornò a Capri dove fu in contatto con gli artisti italiani e stranieri ivi residenti, attratto in particolare dalla pittura visionaria di K. W. Diefenbach. Il periodo caprese fu intenso di opere, soprattutto paesaggi resi con tecnica di impronta postimpressionista, non esente da stimoli divisionisti. Confortato da committenze di prestigio (M. Gorkij, l’industriale F. A. Krupp), partecipò alle promotrici napoletane (1896, Brindisi, Duetto, Vecchio marinaio), alle Triennali di Milano (1897, Voce di primavera, 1900 Tramonto), alla Mostra Artistica di Bari (1900), alla I Quadriennale di Torino (1902). Il ritorno a Gioia, nel 1906, segnò una svolta nel percorso creativo dell'artista, avviato sempre più decisamente verso la riscoperta del paesaggio pugliese. Impegnato a promuovere il recupero culturale della sua terra, dal 1920 assunse anche la direzione della scuola di disegno di Gioia del Colle.
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