Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Caucig Francesco*

CAUCIG FRANCESCO
Gorizia 1755 - Vienna 1828
Grazie all’interessamento dei conti Cobenzi, frequentò l’Accademia a Vienna dal 1775 al 1779: qui ebbe una formazione neoclassica approfondita con un viaggio a Bologna nel 1779. Seguì un soggiorno romano (dal 1781 al 1787), documentato da un gran numero di studi (da Raffaello, da Carracci, da G. Romano), durante il quale strinse rapporti con P. Batoni, G. L. David, A. Canova e F. Giani. La sua prima opera a olio fu la Madonna col Bambino e i Santi Giovanni Battista e Basilio, eseguita nel 1782 per la chiesa di Santa Maria in Regola a Imola. Tornato a Vienna si dedicò a soggetti storici, noti attraverso i disegni (Vienna, Accademia di Belle Arti; Gorizia, Musei Provinciali). Dal 1791 soggiornò per sette anni a Venezia: durante questo periodo l’artista eseguì, tra l’altro, l’Orfeo e Euridice e il Suicidio di Porzia (Graz, Museo Joanneum) e nel 1796 fu nominato accademico. Dopo aver insegnato all'Accademia di Vienna ne divenne direttore dal 1820. Esempi della sua produzione, in forme neoclassiche, sono II giudizio di Salomone (Lubiana, Galleria Narodna) e La fuga in Egitto (Gorizia, Fondazione Coronini Cronberg).
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