Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Cellini Giuseppe *

CELLINI GIUSEPPE
Roma 1855 - 1940
Dopo aver studiato fino al 1875 all’Accademia di San Luca, dal 1878 al 1880 seguì i corsi del Museo Artistico Industriale. Si avvicinò quindi a N. Costa e alla sua Scuola Etrusca interessandosi alle teorie preraffaellite. In contatto con gli ambienti colti e aristocratici della capitale, protetto dal principe B. Odescalchi, nel 1882 conobbe G. D’Annunzio, con il quale collaborò in diverse occasioni (illustrazioni per il volume Isaotta Guttadauro, 1886). Nel 1885 espose con la Società Amatori e Cultori alcuni acquerelli di paesaggio (Di sera, Dentro Roma, Monti Parioli) e l'anno seguente partecipò alla fondazione della società “In Arte Libertas”, alla quale diede anche il nome. Nel 1888 decorò la galleria di Palazzo Sciarra a Roma con scene allegoriche, racchiuse da preziosi motivi decorativi, dedicate alle virtù della donna. Dopo il soggiorno in Portogallo, dal 1889 al 1892, fu per qualche tempo a Modena e a Napoli tornando a stabilirsi a Roma nel 1894. Artista di ampia cultura, ricoprì un ruolo di primo piano nella diffusione dell’estetismo nella Roma di fine secolo, adottando tecniche diverse e applicandole a vari soggetti: religiosi (San Domenico, esposto a Roma nel 1885; L’Assunta, chiesa di Bassano Romano), temi allegorici di matrice costiana, idilli campestri dal sapore böckliniano (Ninfa, 1890, coll. privata) e ritratti. Nel 1904 fu anche tra i fondatori del gruppo dei “XXV della Campagna Romana” e fino al 1921 espose con frequenza alle mostre romane (1889, Fantasia, coll. privata; 1897, Mergellina, Oporto, Musae noster amor).
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