Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Chelli Carlo *

CHELLI CARLO
Livorno 1815 - Firenze 1890
Fu all'Accademia di Belle Arti di Firenze dal 1834 al 1837, periodo nel quale è anche ricordato il suo intervento, al fianco di E. Pollastrini, nella decorazione del Salotto neogotico di Palazzo de Lardarel a Livorno. Per la stessa famiglia eseguì anche diverse copie dall'antico. Dipinse nel 1844 un Martirio di San Simone per la chiesa dell’Ardenza presso Livorno. Nel 1861 partecipò alla prima Esposizione Nazionale a Firenze con un soggetto religioso e due temi storici: uno caro al Romanticismo, Le ultime ore di Beatrice Cenci e uno di storia contemporanea, Il dolore sulle tombe dei martiri della Italiana Indipendenza. Dai rapporti con l'ambiente livornese ebbe commissioni per opere in edifici religiosi (San Rocco, 1866, chiesa di San Benedetto), e ritratti (Vittorio Emanuele II, 1860; Francesco e Aspasia Baldini, Livorno, Comune). Nel 1884 partecipò all’Esposizione Generale di Torino con quattro opere: Galileo Galilei minacciato della tortura; Servite Dominum in laetitia; Pensa a me! l'amante dei fiori; L'incontro di due sorelle.

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