Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Danieli Francesco *

DANIELI FRANCESCO
Strigno (Trento) 1852 - Rive d’Arcano (Udine) 1922
Trasferitosi con la famiglia a Verona all’età di dieci anni, intraprese gli studi tecnici e solo dopo i vent’anni si iscrisse all’Accademia Cignaroli, dove seguì i corsi di N. Nani. Nel 1881 esordì a Venezia con I pulcini, Boccioli e Al bosco, dipinti che ne rivelarono l'interesse per i soggetti agresti (Mattino di festa, Verona, Galleria d’Arte Moderna) e il paesaggio, caratterizzati, soprattutto nella fase matura della sua produzione, da atmosfere simboliste (Case sull'acqua, 1898 ca., Trento, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto). Ospite regolare alle esposizioni della Società di Belle Arti di Verona, partecipò fino al primo decennio del Novecento alle mostre di Genova (1882, La partenza per l'America), Milano (1882, Dal vero), Roma (1885, L'Addio, Il primo tiro) e Firenze (1888, In Carnia). Presente nel 1887 all’Esposizione di Venezia (La via perduta, La Pelarina e Verso sera), espose alle biennali nelle edizioni del 1895 (Riflessi azzurri), del 1899 (Dai campi), del 1901 (Cammina cammina) e del 1905 (Al domani). All’attività pittorica Danieli associò l’impegno nell’ambito dell'Accademia veronese, di cui fu eletto membro nel 1887, e della Società di Belle Arti di Verona.
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