Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Galli Luigi *

GALLI LUIGI
Milano 1822 - Roma 1900
Si formò a Milano all’Accademia di Brera (1835-1845) sotto la guida di L. Sabatelli, da cui trasse il vigore del segno, ma guardò anche alla pittura neoclassica di A. Appiani e di G. Bossi. Nel 1845 giunse a Roma e tre anni dopo prese parte alla difesa della Repubblica Romana: a questo periodo va forse riferito Personaggio del Risorgimento davanti a Pio IX (Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna). Trasferitosi a Napoli nel 1849, si avvicinò a D. Morelli; si applicò all'esecuzione di quadri di soggetto religioso con una tecnica che prevedeva l’uso di tele bagnate e che causò la perdita di molte sue opere. Dopo una permanenza a Venezia e un soggiorno parigino, in cui conobbe M. Fortuny, risiedette per un decennio a Londra, dove fu a contatto con i Preraffaelliti. Da G. F. Watts trasse la classicità nervosa, la forma fantastica e ricca (Amorino che suona il liuto, Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti). Incaricato di ritrarre la regina Vittoria, sembra che si fosse invaghito a tal punto della sovrana da dover essere allontanato dal paese. Dopo una sosta a Parigi nel 1870, fece ritorno definitivamente a Roma, dove ritrovò Fortuny e N. Costa. Frequentò il Caffè Greco, animandone l’ambiente con la sua vitale originalità. Nel 1879 fu impegnato in Cristo e Maometto che si contendono il mantello rosso simbolo dell'umanità, allegoria del conflitto russo-turco. Fra il 1880 e il1882 decorò con altri artisti la sede dell’Associazione Artistica Internazionale e la Galleria Margherita (distrutta); nel 1883 inviò all'Esposizione Nazionale di Roma Galatea (Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna). Fu-rono anche apprezzati i suoi ritratti, come quello di Alessandro Torlonia, della Contessa Fini (1890, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna) o del Pittore Faustini (esposto alla Mostra della Società Amatori e Cultori del 1892). Negli ultimi anni cedette sempre più ad atteggiamenti stravaganti vivendo, nonostante l'aiuto degli amici pittori, in stato di precarietà materiale.

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