Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

La Barbera Carlo *

LA BARBERA CARLO
Palermo 1815 ca. - Napoli ?
Allievo a Palermo di G. Patania, si formò seguendo i dettami neoclassici ed esercitandosi nella copia di disegni dello stesso Patania. Fu poi alla scuola di G. Velasco, di V. Riolo e infine di V. Villareale. I suoi primi dipinti, di soggetto bacchico, furono utilizzati come insegne di bottega. Trasferitosi a Napoli nel 1836, si presentò alle biennali borboniche (1837, ritratti e Interno di una chiesa dove segue una tumulazione; 1841, ritratti e Trionfo di Sileno; 1843, ritratti e Pietà; 1845; 1848). Frequentava intanto, almeno fino al 1845, i corsi dell'Accademia di Belle Arti, facendosi strada come ritrattista nell'ambiente aristocratico e di corte. Nel 1855 presentò alla Mostra Borbonica dipinti di circostanza, legati a un suo soggiorno a Caserta al segui-to dei reali (fra gli altri, Pio IX che esegue nel real palazzo di Caserta la lavanda ai sacerdoti nella settimana maggiore del 1850-bozzetto dal vero). Dallo stesso anno fu professore onorario dell’Accademia napoletana. Prese parte alla I Esposizione Nazionale di Firenze del 1861 e negli anni successivi fu ancora presente alle mostre della Promotrice partenopea (1862; 1863, Una donna messinese coraggiosamente si salva dal bombardamento; 1866, Le lavandaie delle fosse di Napoli a Porta Nolana).
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