Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Martelli Achille *

MARTELLI ACHILLE
Catanzaro 1829 - Avellino 1903
Trasferitosi nel 1848 a Napoli, dove partecipò ai moti insurrezionali, seguì le lezioni di G. Mancinelli all’Accademia di Belle Arti. Esordì alla Biennale Borbonica del 1859 e strinse amicizia con i pittori della cerchia di F. Palizzi, tra i quali A. Cefaly e M. Lenzi. All’Esposizione Nazionale di Firenze del 1861 presentò Scena domestica e L'alloggio del garibaldino, con il quale si inseriva nel filone dei soggetti garibaldini, trattandoli in tono minore e senza alcuna enfasi celebrativa. Si specializzò nella pittura d’interni, fedele al verismo palizziano e arricchita da piccoli aneddoti del quotidiano, con la quale partecipò con una certa assiduità alla Promotrice napoletana dal 1862 al 1888 (1869, O tempora, o mores!, Catanzaro, Museo Pro-vinciale). Dal 1873 iniziò a dipingere anche su ceramica. Nel 1882 si trasferì ad Avellino. Espose fra l'altro a Torino (1863, 1865), a Genova (1864), a Parma (1870), a Napoli (1877, fra gli altri, L'oroscopo amoroso, Avellino, Amministrazione Provinciale) e a Milano (1881).
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