Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Massola Giacinto*

MASSOLA GIACINTO
Sarzana (La Spezia) 1820 - Genova 1865
Di origine aristocratica, si laureò in giurisprudenza a Genova nel 1844, mentre già si dedicava alla pittura, compiendo la propria formazione all'Accademia Ligustica e poi nello studio di G. Frascheri. Esordì all’Esposizione annuale accademica del 1839 ritornandovi ancora più volte negli anni '40 con opere religiose, storico-letterarie e ritratti. In questo periodo compì viaggi di studio a Firenze, Venezia e Roma e realizzò alcune opere per importanti mecenati (La partenza di Amedeo III di Savoia per la Palestina, per Maria Cristina di Savoia; Ritratto di Carlo Alberto, 1847, per la corte d'appello di Genova). Accademico di merito della Ligustica nel 1850, ebbe parte attiva nella fondazione e nella organizzazione della Società Promotrice genovese, partecipando anche con frequenza alle mostre (1850-1862). Nel 1851 fu all’Esposizione Universale di Londra e a Parigi: il contatto con la cultura antiaccademica inglese e in particolare con i Preraffaelliti lo influenzò notevolmente (I due spiriti innamorati, 1852, Genova, Palazzo della Prefettura). Nel 1861 partecipò alla I Esposizione Nazionale di Firenze con un'opera ispirata a Pia dei Tolomei, soggetto sul quale ritornò più volte.
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