Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Mazza Giuseppe *

MAZZA GIUSEPPE
Milano 1817 - 1884
Fratello di Salvatore, fu allievo di F. Hayez alla milanese Accademia di Brera, completando la propria formazione con un viag-gio a Venezia, Napoli e Roma. Al ritorno a Milano inaugurò un’intensissima stagione espositiva (La figlia del soldato, Le vedove di Ottone e Lanfranco da Carcano anno 1118, esposti nel 1847), non interrotta neppure dall'appassionata adesione alle vicende belliche risorgimentali, conclusasi nel 1859 con la partecipazione alla II guerra d'Indipendenza. Fedele agli insegnamenti hayeziani, si dedicò alla pittura di storia, alla quale affiancò tele di genere, più numerose negli ultimi anni di attività (Tra cane e gatto, Una riparazione, esposti entrambi a Brera nel 1882). Opere esemplari della sua produzione di tema storico sono Benvenuto Cellini mentre in età cadente stava lavorando al crocifisso che destinava ad ornamento della sua tomba (esposto a Brera nel 1863, Milano, Pinacoteca di Brera) e Gli ultimi giorni di Maria de' Medici (esposto a Brera nel 1881, Milano, Galleria d’Arte Moderna). La più rara attività di ritrattista è documentata da un Ritratto di pittore (per tradizione, Giovanni Carnovali detto il Piccio, 1850 ca., Lecco, Museo Civico).
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