Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Minozzi Filiberto *

MINOZZI FILIBERTO
Verona 1877 - Milano 1936
Nel 1883 si trasferì a Milano, dove fu allievo di G. Mentessi all’Accademia di Brera. Presto cominciò a frequentare la galleria di A. Grubicy in piazza Cairoli, dove conobbe G. Segantini che lo avviò all'esperienza divisionista. Fra il 1900 e il 1902 lavorò in Cadore, eseguendo paesaggi di montagna, studi sul tema della notte e su soggetti cari a Segantini. Nel 1900 espose a Milano, alla Triennale e alla Famiglia Artistica, e nel 1902 inviò alla Quadriennale di Torino tre fantasie notturne. Nel 1903 si trasferì sulla riviera ligure, spinto dal desiderio di dipingere marine, ma anche per assecondare i progetti artistico-mercantili di Grubicy. Il rapporto con quest'ultimo si andò però deteriorando per l'emergere di un parallelo interesse dell'artista per l’incisione, anche se Minozzi fu comunque presente alla Mostra dei Divisionisti Italiani allestita a Parigi nel 1907. Nel 1904 si era spostato a lavorare a Bordighera e più tardi passò in Francia, a Cap-Martin. Ai paesaggi condotti con sottile tecnica divisa (Tramonto rosa, 1908, Milano, Galleria d'Arte Moderna) accostò il tema frequente del notturno (Marina di notte, 1908, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna), segno del legame che lo unì sempre alla musica.
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