Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Miti Zanetti Giuseppe *

MITI ZANETTI GIUSEPPE
Modena 1859 - Milano 1929
Si iscrisse all'Accademia modenese nel 1873; passò poi a quella di Bologna e a vent’anni si impiegò in uno studio d’arte applicata. Legatosi d’amicizia con R. Brugnoli, lo seguì a Venezia nel 1880, dando inizio a un periodo di intenso lavoro. A partire dal 1886 e fino al 1914, espose con assiduità alle mostre italiane (fra l’altro, Scirocco, Genova 1886; Ritorno dalla pesca, Milano 1888; Un traghetto nel Canal Grande, Giudecca di notte, Firenze 1896; Barche abbandonate, Roma 1909), sostenuto da un successo anche mondano al quale contribuì la stretta amicizia con M. Fortuny. Con gli ultimi anni del secolo trattò anche l'acquaforte. Dipinse luminose vedute lagunari (Venezia addormentata, 1895, Venezia, Galleria d'Arte Moderna di Ca’ Pesaro) e più rari paesaggi alpestri (Raccolana-Valle del Fella, Udine, Museo Civico). Sono celebri i suoi malinconici notturni dalla pennellata densa e fratta, caratterizzati da un’accesa tavolozza, che sfalda i contorni per cogliere le liriche vibrazioni della laguna (Venezia che scompare, 1900, coll. privata).
Sei qui: Home Dizionario degli Artisti Miti Zanetti Giuseppe *

Questo Sito Web utilizza la tecnologia 'cookies'. Continuando ad utilizzare questo sito stai autorizzando l'utilizzo dei cookies.