Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Mochi Giovanni *

MOCHI GIOVANNI
Firenze 1829 - Santiago (Cile) 1892
Studiò all'Accademia di Firenze dal 1841 al 1851 e vi esordì nel 1852 con un soggetto biblico, Booz e Ruth, riproposto l'anno dopo alla Promotrice fiorentina insieme a Veduta del convento di Monte Senario. Negli anni seguenti si dedicò ai soggetti storici e letterari: nel 1855 espose Dante presenta Giotto a Guido Novello (Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti) e nel 1859 partecipò al concorso Ricasoli con La deputazione toscana presenta a Vittorio Emanuele II i risultati del plebiscito per l'annessione (Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti). Frequentatore del Caffè Michelangiolo, nel 1861 soggiornò per la prima volta a Parigi con M. Gordigiani, S. Ussi, L. Bechi; vi ritornò nel 1866, nel 1869 (e in questa occasione divise l’alloggio con V. D’Ancona) e nel 1870, esponendo con frequenza ai Salon. Dall’inizio degli anni '70 si dedicò soprattutto ai temi di genere. Dopo un ultimo soggiorno a Parigi, deluso dalla mancanza di prospettive negli ambienti europei, nel 1879 si trasferì in Cile, dove incontrò un discreto successo economico come ritrattista mondano (Tipo selvaggio americano, Donna americana del Chili, esposti a Genova nel 1886).
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