Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Monti Nicola *

MONTI NICOLA
Pistoia 1780 - Cortona (Arezzo) 1864
Studiò all'Accademia di Firenze e negli anni dell'impero predilesse i temi mitologici: al 1812 risale Aiace Telamonio difende il corpo di Patroclo e al 1813 Teti che prega Giove per il figlio Achille. Nel 1814 dipinse per il municipio di Pistoia un grande ritratto di Napoleone I e nello stesso anno si recò per studio a Roma, quindi a Bologna e a Ferrara. Nel 1816 ottenne l'incarico di dipingere il Trionfo della Vera Croce e Quattro profeti in una sala del secondo piano di Palazzo Pitti a Firenze. A quel tempo è da riferire anche il Ritratto di Ferdinando III di Lorena (Pistoia, Museo Civico). Dal 1818 al 1820 risiedette in Polonia, lavorando a soggetti sacri, quindi a San Pietroburgo e a Vienna. Tornato a Firenze nel 1821, collaborò alla decorazione di Palazzo Borghese. Nominato professore all'Accademia (1823), fu in seguito assorbito da numerosi impegni, lavorando per committenze fiorentine e pistoiesi, sia pubbliche sia private. Dal 1841 insegnò disegno nel collegio degli Scolopi a Cortona, dove si era stabilito. Numerosi scritti documentano l’attività di letterato svolta fino al 1860.

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