Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Mosso Francesco *

MOSSO FRANCESCO
Torino 1848 - Rivalta (Torino) 1877
Abbandonati gli studi di giurisprudenza, coltivò la vocazione artistica sotto la guida di A. Gastaldi, E. Gamba e A. M. Gilli all’Accademia Albertina di Torino (1870-1872); con frequenti viaggi in Italia e all'estero ampliò la sua formazione sulla scorta di maestri antichi e contemporanei. Attento alla resa del vero, nella pittura di paesaggio colse la lezione di E. Allason. Espose a partire dal 1873 a Vienna (Crepuscolo in novembre) e a Torino alla Promotrice (1873, Ora veniamo!) 1874, Notizie del mondo, Torino, Galleria Civica d’Arte Mo-derna; 1875, Mattino; 1876, Arabo, Effetti di una lettera platonica). Nel 1876 fu allievo di C. Maccari a Roma; qui dipinse La femme de Claude-L'adultera (Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna), che suscitò numerose polemiche all’Esposizione della Promotrice torinese del 1877. Alla cura dell’amico M. Calderini si deve la pubblicazione postuma delle sue Memorie (1885).
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