Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Paghini Domenico*

PAGHINI DOMENICO
Udine 1778 - 1850
Si formò a Udine con L. Zuccolo e alla scuola dell’abate G.B. Tosolini, dove strinse amicizia con O. Politi. Si trasferì poi all’Accademia di Venezia per seguire i corsi di G. Diziani, che lo orientò ulteriormente verso la pittura neoclassica. Del periodo trascorso a Venezia (1801-1810) è documentata l'attività anche come pittore di miniature (studi e copie dall'antico, Udine, Biblioteca Comunale). Dipinse per le parrocchiali friulane pale d'altare e affreschi d'impianto prettamente neoclassico, memori delle opere di Politi (La vo-cazione di S. Pietro, 1825, Duomo di Udine; San Giovanni Battista, 1834, parrocchiale di Visco; Assunzione della Vergine, 1836, parrocchiale di Bicinicco). Più riuscite le decorazioni a fresco di dimore civili, dove appare debitore della grande tradizione veneziana veronesiana e tiepolesca: creò vedute cittadine, campagne, scene di caccia (1825-1830, Udine, Palazzo Lovaria), architetture classiche (Udine, Palazzo Susanna-Caratti), paesaggi, scene mitologiche, figure sui ballatoi (prima del 1817, Udine, Palazzo Polcenigo Garzolini). Amante della musica, si dedicò anche all'insegnamento del canto e del violoncello.
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