Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Pastoris Federico *

PASTORIS FEDERICO
Asti 1837 - Torino 1884
Formatosi con E. Gamba all'Accademia Albertina di Torino, esordì con un soggetto storico alla Promotrice torinese del 1859. Si orientò verso il quadro di genere e il paesaggio, guardando alla pittura di A. Fontane- si, e nel 1861 fu tra i sostenitori delle prove realistiche di V. Cabianca e T. Signorini comparse alla Promotrice torinese. Nel 1864, entrato in contatto con C. Pittara, frequentò il gruppo dei pittori di Rivara: nel 1865 dipingeva a Issogne insieme a A. D’Andrade (I signori di Challant, 1865, e Cortile del maniero di Issogne, 1865, entrambi a Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna). Alla stessa epoca risale anche un soggiorno a Parigi, dove studiò l'opera di C. Troyon e J. B. C. Corot, e un viaggio a Roma, dove conobbe M. Fortuny. Negli anni '70 i suoi interessi si focalizzarono sull’antiquariato e sulla didattica. In consonanza con V. Avondo e A. D'Andrade, sviluppò interessi storico-archeologici per il Piemonte medievale, che ebbero riflessi anche sulla sua opera artistica. Dal 1882 si occupò a Torino della realizzazione del Borgo Medievale al Valentino per l'Esposizione Nazionale del 1884. Negli ultimi anni presentò alle mostre di Torino, Milano e Genova paesaggi della riviera ligure.
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