Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Pinelli Bartolomeo *

PINELLI BARTOLOMEO
Roma 1781 - 1835
Si formò con il padre, scultore di bassorilievi e terracotte, dal quale apprese un senso della forma fortemente plastico, che trasferì nelle sue opere. Intorno al 1793 fu a Bologna presso l'Accademia Clementina; si dedicò frattanto ad attività diverse, tra cui quella di attore girovago, e nel 1799 visse una fugace esperienza tra i volontari della Legione Romana. Tra il 1805 e il 1808 frequentò l'Accademia romana di San Luca ma, poco incline alla disciplina accademica, accompagnò lo studio con attività artigianali ed estemporanee, prestandosi, per esempio, a tracciare le figure nei paesaggi dello svizzero F. Kaisermann o eseguendo disegni dal vero nelle botteghe e nei caffè, opere ricercate dai collezionisti stranieri, fra cui F. A. R. de Chateaubriand e B. Thorvaldsen (Autoritratto nello studio, Copenaghen, Museo Thorvaldsen). Dal 1809 avviò un’attività incisoria che avrà spazio prioritario nella sua produzione successiva (Raccolta di cinquanta costumi pittoreschi, 1809; illustrazioni per l'Eneide, 1811; La storia romana di C. Rollin, 1819-1820; Mitologia, 1826). Agli studi d'ambiente e di costume contemporaneo sarà legata gran parte della sua fama (Meo Patacca, 1822-1823; II maggio romanesco, 1835); di alcuni spunti, tratti dalla vita del popolo di Roma o dei briganti, fornì anche alcune traduzioni pittoriche (Saltarello notturno delle Mozzatore a Piazza Barberini, Scena banditesca, Roma, Museo di Roma).
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