Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Pozzi Andrea*

POZZI ANDREA
Roma 1777 - 1837
Frequentò la Scuola del Nudo presso l’Accademia romana di San Luca, aggiudicandosi diversi premi (1794, 1799, 1800). Dell’istituto romano fu dapprima socio (1805: in occasione della nomina donò Santa Cecilia spirante), poi professore di pittura (1814, 1820, 1830), quindi presidente (1830-1831). Esponente di rilievo dell’ambiente accademico romano, fu spesso chiamato a esprimersi su delicate questioni di restauro. Nell'attività pittorica, la formazione classicista lo portò a muoversi agevolmente sia su temi profani (Plutone che rapisce Proserpina, 1806-1807, per i conti Collio di Sanseverino Marche; interventi nel Palazzo del Quirinale a Roma, 1813 ca.; Scene di Bacco, 1813-1814, Roma, Palazzo Torlonia; Origine del Ballo, Ballo della Messe, Ballo della Vendemmia, 1817, per il barone siciliano V. Guttadaura) sia di storia sacra (La Concezione, 1807, per monsignor Cesarei; Il presepe e Madonna con bambino tra S. Francesco e S. Domenico, 1809 ca., per la chiesa di San Nicola da Bari ad Albaneto di Leonessa, Rieti; S. Giovanni della Concezione riformatore dei Trinitari Scalzi in estasi davanti al Croceflsso, 1820, donato al pontefice; Transito di S. Giuseppe, per i Preti delle Missioni, Lendinara, Rovigo). Nel 1822 fu collocata in una cappella del Pantheon La Deposizione del Protomartire S. Stefano, di un rigore classico lievemente contaminato da influenze puriste: la pala, commissionatagli da A. Canova, consacrò definitivamente l’artista. Dopo questa data e fino al 1833 si moltiplicarono gli incarichi per le opere sacre.

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