Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Salazaro Demetrio*

SALAZARO DEMETRIO
Reggio di Calabria 1822 - Pozzuoli (Napoli) 1882
Nel 1840 si trasferì a Napoli, dove studiò con F. Oliva e in seguito all'Accademia di Belle Arti. Esiliato dopo i moti del 1848, poté tornare a Napoli solo nel 1860. Avvalendosi di tecniche diverse, dipinse quadri di storia, scene di genere e soprattutto ritratti (Autoritratto, 1845, e Ritratto della moglie Dora, 1856, Reggio di Calabria, Museo Nazionale). Espose fra l'altro a Napoli, dal 1843 al 1863 (1863, La leggitrice; La suonatrice), a Genova (1855, Un raggio di speranza, Il proprio ritratto) e a Firenze (1858, La dama delle camelie, Ritratto virile). A partire dagli anni '60 abbondonò quasi del tutto la pittura in favore degli studi storico-artistici. La moglie, Dora Calcutt Macnamara (Galway, Irlanda, 1820 - Torre del Greco, Napoli, 1883), fu abile pastellista, soprattutto nei ritratti: la morbidezza delle velature, derivatale dalle esperienze pittoriche legate a un soggiorno giovanile a Parigi, la fece apprezzare dalla critica contemporanea (Ritratto di Demetrio Salazar, 1856, Reggio di Calabria, Museo Nazionale). Partecipò alle esposizioni di Genova (1855- 1856), Torino (1856), Firenze (1858) e Napoli (1859-1881).
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