Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Scetta Angelo*

SCETTA ANGELO
Civitanova del Sannio (Isernia) 1818 - Napoli dopo il 1859
Allievo di C. Angelini all'Acca demia di Belle Arti di Napoli, esordì alla Biennale Borbonica del 1835. Presente alle esposizioni borboniche del 1837 e del 1841 (1837, Autoritratto, Manlio Torquato, copia da F. Oliva; 1841, Geremia che piangendo predice la distruzione di Gerusalemme), nel 1842 vinse il pensionato a Roma con Davide e Saulle (esposto alla Mostra Borbonica del 1843, Napoli, Museo di Capodimonte). Con Orfeo che col soave suono della sua lira addormenta il Cerbero (Napoli, Museo di Capodimonte), dipinto di impronta classicista vicino ai modi di F. Marsigli, partecipò alla mostra napoletana del 1845. Saggi del pensionato e quadri di soggetto sacro figurarono alle manifestazioni del 1848 (Un episodio della strage degli innocenti, 1846; Ester alla presenza di Assuero, 1847, Napoli, Accademia di Belle Arti) e del 1859 (La Santa Teresa).

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