Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Scherer Giorgio *

SCHERER GIORGIO
Parma 1831 - 1896
Allievo di F. Scaramuzza presso l’Accademia di Parma, fu precocemente impegnato dalla Duchessa Maria Luigia alla realizzazione di copie da maestri veneti per l’oratorio di S. Maria Annunciata di Colorno. Nel 1853 vinse il concorso accademico con l’Abdolomiro salutato Re (Parma, Galleria Nazionale). Passato a Roma per il pensionato, fu allievo di T. Minardi, della cui influenza risentirà nella produzione successiva. Nel 1856 inviò come saggio Alcibiade (Parma, Galleria Nazionale), di matrice ancora neoclassica, insieme a Lo studio a Roma del pittore Giovanni Chierici (Parma, Galleria Nazionale). Rientrato a Parma nel 1857, rielaborò i modi puristi di Scaramuzza in chiave correggesca, come testimonia lo sfumato vaporoso di II Correggio mostra alla badessa Giovanna Piacenza alcuni disegni (Parma, coll. Cassa di Risparmio). La sua produzione successiva comprende dipinti di soggetto storico, biblico, ritratti (Niccolò de' Lapi, Autoritratto, Parma, Galleria Nazionale) e quadri di genere talora vicini ai modi di G. Chierici. Assiduo alle mostre di Parma, espose anche a Bologna (1867, Consolare gli afflitti, La prima medaglia), a Firenze (1882, Una lezione di pianoforte, L'infausta notizia), a Torino (1884, Il figlio del soldato, Lesignano di Bardi, Parma, Palazzo Comunale). Nel 1891 fu impegnato nella decorazione della chiesa di Nostra Signora dell’Orto a Chiavari.
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