Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Uva Cesare *

UVA CESARE
Avellino 1824 - Napoli 1886
Fu avviato all'arte dal padre Mariano, pittore decoratore e, distintosi nel 1848 alla Mostra d'Arte Irpina con Albero invecchiato, ottenne nel 1850 una pensione della Provincia per frequentare l'Accademia di Belle Arti di Napoli. Iniziò presto a viaggiare e nel 1858 fu in Baviera (Le delizie di Baviera, 1858, Caserta, Palazzo Reale). Predilesse soggetti di vita campestre e paesaggi meridionali, realizzati a tempera, caratterizzati da colori vivaci e verità d'espressione, adoperando a volte come supporto la stoffa o il cartone (Festa al Chiatamone, 1862, Sorrento, Museo Correale). Partecipò all’Esposizione Borbonica del 1855 (Veduta di Avellino con ponte) e dal 1862 al 1885 alle promotrici napoletane (1862, La Foresta Nera; 1863, Carrara, Montagna di Monaco alla prima neve; 1864, Effetto di luna-campagna romana, L'ultima ora del giorno). All’Esposizione Internazionale di Roma del 1883 inviò Foresta in primavera e Ritorno dalla festa-tramonto.

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