Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Cavalleri Ferdinando *

CAVALLERI FERDINANDO
Savigliano o Racconigi (Cuneo) 1795 - Roma 1865
All'Accademia torinese fu allievo, fin dal 1808, di F. Bonsignore. Passò quindi a studiare a Roma, dove è ricordato fra i premiati dell'Accademia del Nudo in Campidoglio (1811) e dell’Accademia di San Luca (1812); in quegli stessi anni inviava i suoi saggi alle esposizioni accademiche di Torino. Nella capitale pontificia, che divenne di lì in avanti la sua residenza privilegiata, eseguì le prime opere note, legate ai modelli del Neoclassicismo romano (Maddalena, 1816, Agliè, Castello). All’Esposizione torinese del 1820 partecipò con dipinti di soggetto storico e biblico, eseguiti per Carlo Alberto. Dai contatti con l’ambiente internazionale e in particolare con l’Accademia di Francia, l'artista assunse i toni di sensibilità romantica ravvisabili nelle opere successive (Rapimento di Jolanda di Francia, 1826, Torino, Palazzo Reale). Nominato nel 1828 pro-fessore di pittura all’Accademia di Firenze, nel 1831 divenne “pittore di Gabinetto” del re di Sardegna e “direttore degli studi d'arte dei reali allievi in Roma”. Negli anni '30, ritrattista affermato, effigiò i sovrani (Carlo Alberto, 1832; la Regina con i Principi, 1833, Racconigi, Castello) ma anche personaggi dell’aristocrazia e della cultura; rare, invece, le opere di soggetto sacro (Beato Sebastiano Valfré, 1834, chiesa dell’Immacolata Concezione, Torino). La sua produzione successiva, legata alle commissioni sabaude e apparsa alle mostre del Valentino (1838, Carlo Emanuele I affidato al marchese di San Germano, 1850, Riconciliazione di Enrico IV e Gregorio VII per opera di Amedeo II), subì un progressivo rallentamento alla fine del regno di Carlo Alberto.
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