Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Bertea Ernesto *

BERTEA ERNESTO
Pinerolo (Torino) 1836 - 1904
Conseguì la laurea in giurisprudenza a Torino nel 1857, affiancando agli studi universitari la passione per la pittura di paesaggio che praticò per tutta la vita. Nello stesso anno si iscrisse al Circolo degli Artisti di Torino e frequentò lo studio di E. Allason; nel 1858 fu presso il pittore ginevrino G. Castan e tra il 1858 e il 1860 fu allievo di C. Troyon a Parigi. Contemporaneamente compì viaggi di studio attraverso l'Europa (fra il 1860 e il 1861 conobbe in Svizzera A. D'Andrade) e soggiorni nell'Italia centrale. Legato da profonda amicizia a V. Avondo, insieme presero posizione in difesa dei quadri di V. Cabianca e T. Signorini esposti alla Promotrice torinese del 1861. Entrò presto nella cerchia dei pittori di Rivara, svolgendo un ruolo non secondario per i suoi contatti con i Macchiaioli e favorendo così la diffusione in Piemonte della più avanzata ricerca verista. Su queste premesse si andò orientando verso un paesaggismo scarno ed essenziale (Bourg d'Ault - Picardie, 1864, Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna), dalle rare concessioni al descrittivismo e al pittoresco (Casolare biellese, 1868, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna). Nel decennio successivo si fece più forte l'ascendente di A. Fontanesi (Un pozzo di cascina - Delfinato, 1874, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna), impronta, questa, che contraddistingue anche la produzione più tarda in cui paesaggi d'ispirazione fontanesiana (Tramonto, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna) si alternano ad altri di più schietta impronta verista (Presso Andorno, 1902). Fu anche incisore e raffinato collezionista di oggetti esotici.
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