Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Bisi Luigi *

BISI LUIGI
Milano 1814 - 1886
Figlio del pittore Michele e nipote dell'affermato vedutista Giuseppe, compì la formazione artistica all’Accademia di Brera dal 1825, proseguendo anche, parallelamente, gli studi di matematica, di volumetria e di meccanica. Negli anni seguenti il suo esordio, avvenuto a Brera nel 1831 con un acquerello rappresentante un Interno del Duomo di Milano, venne spesso indicato dalla critica come l’erede di G. Migliara: innestò infatti la propria ricerca sulle vedute prospettiche d'interno ma sviluppata più sull’attenta analisi oggettiva degli spazi che sulla resa ambientale o suggestiva. L'attenzione ai valori prospettici lo indusse a studiare i medesimi soggetti in molteplici varianti, che per anni espose alle mostre braidensi: il Duomo di Milano e Sant'Ambrogio di Milano, la Certosa di Pavia, Orsanmichele di Firenze e la chiesa di Brou presso Bourg-En-Bresse. Si tratta quasi di una produzione seriale, in gran parte non datata e che, insieme alla collocazione in raccolte private, rende complessa l'identificazione dei dipinti. Il largo successo ottenuto, indice anche di un mutamento di gusto all’interno della borghesia e dell’aristocrazia lombarda, gli procurò committenze di prestigio come quella dell'imperatore per un Interno del Duomo di Milano (1841). Nel 1851 ottenne a Brera la cattedra di prospettiva subentrando al suo maestro F. Durelli, e dal 1852 al 1857 fu professore provvisorio per ingegneri e architetti: qui introdusse l'insegnamento elementare della geometria e l’uso del colore nei corsi di architettura e prospettiva; dalla fine degli anni '50 cominciò a lavorare anche in campo architettonico. Nel 1880 fu eletto presidente dell’Accademia di Brera.

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