Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Borroni Paolo*

BORRONI PAOLO
Voghera (Pavia) 1749 - 1819
Concluso nel 1771 il periodo di studio compiuto presso l'Accademia di Parma sotto la guida di B. Bossi, si aggiudicò in quell’anno il concorso accademico con Annibale passa le Alpi scortato da un genio guerriero (Parma, Galleria Nazionale). Dal 1772 al 1776 usufruì del pensionato artistico a Roma, dove frequentò l'Accademia di San Luca e quella di Francia e, su suggerimento di P. Batoni, si impegnò nello studio dell’antico. Ritornato nel 1778 a Voghera, l'artista dipinse grandi tele e affreschi per numerose chiese della città (Storie di Maria e Giuseppe, 1778 ca., per la chiesa di San Giuseppe Sposo). Ben inserito nell'ambiente milanese, negli anni seguenti eseguì ritratti e quadri mitologici per l’aristocrazia ambrosiana. Nel 1802 dipinse La riconoscenza della repubblica Cisalpina a Napoleone per il concorso Napoleonico e in seguito eseguì ancora ritratti (Ritratto di giovane disegnatore, Milano, Museo Poldi Pezzoli), in modi ereditati dalla tradizione secentesca.

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