Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Carrillo Achille *

CARRILLO ACHILLE
Avellino 1818 - Napoli 1880
Conseguita la laurea in legge, si volse agli studi artistici sotto la guida di G. Smargiassi all'Accademia di Napoli. Partecipò alle biennali borboniche con paesaggi di composizione e con dipinti storici (Kaled, episodio del Conte Lara di Byron, 1851; Vox clamans in deserto, 1859, Napoli, Museo di Capodimonte). Nel 1861 inviava all'Esposizione Nazionale di Firenze Un pergolato, Gruppo di alberi e Campagna del napoletano. Già in rapporto d'amicizia con G. Gigante, F. Netti e D. Morelli, fu tra i fondatori della Società Promotrice di Belle Arti di Napoli; negli stessi anni, sospinto dal modello di F. Palizzi, maturò una graduale evoluzione verso un paesaggismo meno costruito e più aderente al vero. Durante un soggiorno a Firenze, anteriore al 1870, Carrillo riprese contatto con G. Benassai e conobbe alcuni pittori fiorentini, fra cui G. Fattori, che lo delegarono a rappresentarli in seguito nelle mostre napoletane. Dal 1869 professore di paesaggio all’Accademia, cercò di raggiungere, anche tramite la pratica dell’acquerello, una maggiore scioltezza compositiva, con esiti non sempre apprezzati dalla critica (Nella vallata, esposto nel 1877 allaMostra Nazionale di Napoli). Nel 1880 l'artista inviava alla Promotrice sei opere fra le quali Le sorelle e Da Posillipo (Napoli, Amministrazione Provinciale). Diversi suoi acquerelli sono conservati presso il Museo di San Martino di Napoli.
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