Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Casa Giacomo *

CASA GIACOMO
Conegliano Veneto (Treviso) 1827 - Roma 1887
Studiò con P. Molmenti all’Accademia di Venezia dove, nel 1845, presentò una Donna in riposo e una Dalila. Fuggito a Bassano dopo i moti del '48, tornò a partecipare alle mostre veneziane nel 1854, nel 1861 (Episodio dei Promessi Sposi) e nel 1862 (Diluvio Universale e Beneficium). Alla Mostra di Firenze del 1861 espose la sua opera più nota: Michelangelo che dirige i lavori di fortificazione a Firenze. Nel corso degli anni '50 svolse a Venezia attività di decoratore a fianco di L. Cadorin (Caffè delle Nazioni, 1857; Caffè Florian, 1858; Caffè Quadri, 1859; Palazzina Foscari; Palazzina Gattei Nardi, 1864; interventi in Palazzo Reale e in Palazzo Papadopoli a Santa Marina). Seguì un periodo di viaggi che Io portarono a Padova, Roma, Napoli, Pompei, Catania, Parigi e Londra. Nel 1884 gli venne affidata la decorazione del teatro Verdi di Padova, dove intervenne nei soffitti di diversi ambienti con raffigurazioni allegoriche. Terminato l'incarico si stabilì a Roma. Nella pittura da cavalletto trattò anche temi orientalisti che contribuirono alla sua notorietà (Mercato orientale, 1885, Venezia, Galleria d'Arte Moderna di Ca’ Pesaro).

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