Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

De Paris Carlo*

DE PARIS CARLO
Barcellona (Spagna) 1800 - Roma 1861
A Roma frequentò dapprima lo studio dello spagnolo G. Aparicio, quindi quello di F. Agricola, su consiglio del quale studiò Raffaello e la statuaria antica adottando poi, nelle prime opere ricordate dalle fonti, le tematiche storiche che erano care allo stesso Agricola. Nel 1825 si recò in Provenza, e in seguito a Barcellona e a Milano. Da qui, nel 1828, partì per Città del Messico dove si affermò con La cappella Pontificia nel Palazzo del Quirinale con funzione papale, a cui fecero seguito una serie di quadri com-memorativi per il governo messicano. Fatto ritorno a Roma nel 1836, rielaborò i vari album di schizzi disegnati durante il soggiorno in America e dipinse tele di soggetto romantico (fra le altre, Il Ratto di Cecilia Manfredi, Roma, Accademia dei Virtuosi al Pantheon; Torquato Tasso in S. Onofrio e Dante in esilio, esposti con la Società Amatori e Cultori delle Belle Arti nel 1856), paesaggi (Cascata di Terni, esposto insieme a due scene di Caccia al cinghiale alla Promotrice di Genova del 1857) e quadri sacri di cui i più famosi furono II Calvario, eseguito per i Filippini di Città del Messico e replicato anche per la regina di Sardegna nel 1841, e II Passaggio del Mar Rosso. Particolarmente a suo agio in composizioni di grande formato, fra storiografia e aneddotica, immortalò alcuni dei fatti avvenuti a Roma fra il 1848 e il 1850 (Pio IX ritorna da Gaeta-1850, Roma, Museo Lateranense), utilizzando una orchestrazione grandiosa ma regolata da un minuto descrittivismo, presente anche in opere più tarde (Proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione, 1858, Roma, Pinacoteca Vaticana). L'attività di ritrattista è documentata da alcune tele conservate presso l'Accademia di San Luca a Roma.
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