Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

De Tivoli Felice *

DE TIVOLI FELICE
Livorno 1824 - Londra 1873
Giunto a Firenze con la famiglia quand'era ancora giovinetto, insieme al fratello Serafino fu guidato da C. Markò senior alla pittura di paese. Dopo l'esordio alla Promotrice fiorentina nel 1848, vi espose con regolarità vedute e paesaggi toscani, lombardi e romani, questi ultimi impreziositi dalle rovine classiche, vicini alle opere coeve di N. Costa, conosciuto a Roma durante la difesa della Repubblica nel 1849. Nel 1850 presentò un nutrito numero di opere anche alla Promotrice genovese. Dai primi anni '50 prese la consuetudine di recarsi in campagna a dipingere dal vero, con l'intento di rinnovare la pittura di paesaggio attraverso notazioni atmosferiche e luministiche, ricerca che dal 1854 lo avrebbe portato a partecipare insieme al fratello, a C. e A. Markò, a S. Altamura, a E. Donnini e a L. Gelati, alla cosiddetta Scuola di Staggia. Nel 1859 espose a Brera l'opera Due piccoli quadretti. Studi dal vero e nel 1861 partecipò alla Promotrice torinese con ben sette dipinti. Quell'anno si trasferì in Inghilterra, dove nel 1864 lo raggiunse anche il fratello: abbandonò la pittura per dedicarsi al mercato d’arte e si legò ad artisti italiani che risiedevano a Londra, e in particolare ad A. Betti.
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