Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Fiamminghi Giacomo*

FIAMMINGHI GIACOMO
Luzzara (Reggio nell'Emilia) 1815 - Verona 1895
Allievo di A. Gualdi a Guastalla (Reggio nell’Emilia), passò poi all’Accademia di Parma con G. B. Borghesi e nel 1840, grazie all'intercessione di P. Toschi, all’Accademia di Firenze con S. Jesi. La sua prima commissione importante (San Sebastiano curato dalle pie donne, 1840, Parrocchiale di Luzzara), pur costruita con colorismo e levigatezze di derivazione bezzuoliana, destò scandalo negli ambienti ecclesiastici per il forte realismo delle figure femminili. Dal 1845, salvo una parentesi milanese (1860-1865), si stabilì a Verona, divenendo uno dei protagonisti della vita artistica cittadina: dal 1858 diresse la Società di Belle Arti, presso la quale espose assiduamente dal 1865 al 1892. Richiestissime le sue nature morte (Natura morta con melograno, 1872 ca., Verona, Galleria d’Arte Moderna), soprattutto di frutta, come attestano le presenze alle mostre di Torino, Firenze, Genova e Milano. Accanto ai ritratti di illustri veronesi, fu anche apprezzato autore di soggetti di genere (La cameriera in atto di presentare il caffè, esposto a Modena nel 1853; Il primo passo del fanciullo, esposto a Torino nel 1862 accanto a una inusuale Veduta con neve; Nina pazza per amore, Verona, Galleria d'Arte Moderna).
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