Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Forti Fermo *

FORTI FERMO
Cibeno di Carpi (Modena) 1839 - Carpi (Modena) 1911
Allievo di C. Rossi alla Scuola di Disegno di Carpi, grazie a un sussidio municipale passò nel 1857 all'Accademia Atestina di Modena. Volontario nel 1859, con l’appoggio di M. Caleffi, suo committente, riottenne dopo qualche tempo la pensione per completare gli studi, aggiudicandosi il concorso Magnanini con Abele morto (esposto a Bologna nel 1867; bozzetto in coll. privata). Dal 1874, quando insieme a L. Rossi e A. Lugli decorò la Cattedrale di Carpi, fino al 1910, il suo linguaggio eclettico e l’ampia scelta di repertori figurativi gli garantirono in tutta la provincia una riccha committenza religiosa, che lo impegnò in una intensissima attività, sia pittorica (La Purificazione della Vergine, 1875, chiesa di Panzano, Modena; S. Antonio, ex convento di San Rocco, Carpi) sia scultorea (La Madonna Assunta, 1906, terracotta, Carpi, Museo Civico) sia decorativa (I martiri Gorgomiensi, 1874, chiesa di San Nicolò, Carpi). Protagonista di epi-sodi estremi nel gusto per il recupero neotrecentesco (Incoronazione della Vergine, 1888, eseguita da G. Migliorini nel Duomo di Modena, ripresa da J. Tortiti), fu anche autore di tele di garbato e minuto realismo (Le piccole lettrici, La pastora, coll. privata) o di abili citazioni come in Lo studio dell'artista (biblioteca di Campogalliano, Modena), dove si richiamò a un analogo soggetto di A. Chierici.

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