Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Gavardini Carlo*

GAVARDINI CARLO
Attivo a Roma fra il 1833 e il 1862
Di famiglia aristocratica pesarese, si trasferì a Roma prima del 1833 per frequentare l’Accademia di San Luca e la sua presenza è documentata nella capitale pontificia fino al 1862. Allievo di T. Minardi, si legò d’amicizia con N. Consoni con cui entrò nella “Scuola d’Atene”, sodalizio artistico volto al recupero del linguaggio dei Primitivi e di Raffaello. La sua prima opera nota è la decorazione della chiesa di Santa Maria sopra Minerva, che eseguì «sui pensieri» del collega B. Riccardi, in forme puriste legate al modello del Beato Angelico della orvietana cappella di San Brizio. Seguirono le opere dipinte per l’ordine dei padri Somaschi: a Roma, la cappella di San Girolamo Miani a Santa Maria in Aquiro e la tempera dell'abside nella chiesa dei Santi Bonifacio e Alessio; a Velletri, la volta della chiesa di San Martino Vescovo. Verso il 1862 realizzò nella basilica di San Paolo fuori le Mura Incontro di S. Paolo e dei Romani nel Foro Appio e San Paolo abitando a Trastevere insegna agli Ebrei del Sud. Dalle fonti è ricordata anche una grande composizione dantesca, ispirata al Purgatorio.
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