Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Ghesio Volpengo Amedeo *

GHESIO VOLPENGO AMEDEO
Torino 1847 - 1889
Di famiglia aristocratica cuneese, iniziò a dipingere da autodidatta per frequentare poi, dal1869, l'Accademia Albertina di Torino. Maturò come sensibile paesista, devoto alla “poesia del vero” appresa da A. Fontanesi. Fu attratto anche dalla rappresentazione della figura umana (Il bravo, Donna seduta, Uomo alla finestra, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna) e disegnò, specie a carboncino, con segno preciso ed elegante, che aveva perfezionato alla scuola di E. Allason. Le sue opere, acquistate soprattutto in Francia, furono esposte a Torino, Milano, Genova, Roma (1883, Sette studi dal vero). Numerose tele sono conservate presso la torinese Galleria Civica d'Arte Moderna (Crepuscolo a Bastia di Mondovì, esposto a Torino nel 1870; Ritorno a sera in Vanchiglia, esposto a Torino nel 1872; Scalone del Castello del Valentino, Autoritratto, Ultimi tocchi, Ghesio nello studio).
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