Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Giannetti Raffaele *

GIANNETTI RAFFAELE
Porto Maurizio 1837 - Genova 1915
La sua formazione si svolse all'Accademia Ligustica di Genova, all’Albertina di Torino, dove fu allievo di C. Arienti, e infine a Roma, presso F. Coghetti. Soggiornò a Venezia e a Parigi, dove conobbe T. Couture e H. Delaroche. Si stabilì quindi a Venezia, ma non smise di viaggiare, sia in Italia sia all'estero. Mantenne sempre stretti contatti con Genova, dove esordì alla Promotrice del 1858, continuando a esporre anche in seguito sia ritratti sia impegnativi quadri storici, spesso eseguiti su commissione di L. Gastaldi, suo mecenate (1859, Il colloquio di Carlo V con Papa Clemente, Imperia, Pinacoteca Civica; 1865, Vittore Pisani liberato dal carcere). Dagli anni '60 ebbe a Venezia importanti riconoscimenti: nel 1864 la nomina a socio dell’Accademia di Belle Arti e le lodi di F. Hayez; nel1872 la vittoria al concorso della Fondazione Querini Stampalia; nel 1895 la partecipazione alla prima Biennale. Partecipò all'E sposizione Universale di Parigi del 1867 e a quella di Vienna del 1873 (Giovanni Barbarigo che libera Maria d'Ungheria, Venezia, Galleria della Fondazione Querini Stampalia). La sua eclettica produzione, condotta con consumata maestria e apprezzata dal mercato europeo, è oggi in gran parte dispersa; sono più facilmente reperibili le opere dell'ultimo periodo, realizzate dopo il ritorno nel 1890 a Porto Maurizio (oggi Imperia), che documentano l'adesione al Verismo e alle tematiche della pittura di genere (Stalla con bue aggiogato, Genova Nervi, Galleria Civica d'Arte Moderna).
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