Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Grandi Francesco *

GRANDI FRANCESCO
Roma 1831 - 1886
Formatosi presso L. Venuti, da cui trasse una profonda conoscenza della pittura romana barocca, frequentò poi lo studio di T. Minardi e i corsi dell'Accademia di San Luca, che concluse nel 1852 con la vittoria al concorso Balestra (Castore e Polluce recano a Roma la notizia della disfatta dei Tarquini, Roma, Accademia di San Luca). Mentre era impegnato nella decorazione della chiesa del Bambin Gesù (Il bacio di Giuda, 1855; La flagellazione di Gesù, 1856; cupola della cappella Mat tei) iniziò un proficuo rapporto con l'architetto V. Vespignani, che lo chiamò come suo collaboratore in diverse occasioni: nell'allestimento dell’Arco di trionfo a Ponte Milvio, in occasione del ritorno di papa Pio IX (1857), e in varie opere al cimitero del Verano, a San Lorenzo fuori le Mura (Il martirio di S. Lorenzo e S. Lorenzo portato al sepolcro, 1868-1869, distrutti; studi preparatori a Roma, Accademia di San Luca e Galleria Nazionale d’Arte Moderna), a San Lorenzo in Damaso e a Santa Maria in Trastevere. Entrato presto nel novero degli artisti di Pio IX, lavorò nel cantiere della basilica di San Paolo fuori le Mura: qui realizzò due episodi della vita del santo (1860 ca.), fornì alcuni cartoni per i mosaici della Cronologia dei pontefici e le tempere per le vetrate (1872) e realizzò la decorazione della cappella del coro. Fu attivo soprattutto per la committenza ecclesiastica romana (San Giacomo degli Incurabili, Santa Croce e San Bonaventura dei Lucchesi, San Carlo ai Catinari, San Marcello, Sant'Antonio dei Portoghesi, San Rocco, Sant’Omobono, SS. Giovanni e Paolo, San Giovanni in Laterano). Operò anche nel Duomo di Velletri e in quello di Vercelli. Accolse inoltre diverse commissioni laiche, come quelle per i teatri di Fano (sale e sipario, 1850), di Roma (teatro Argentina, sale, 1859- 1862; teatro Metastasio, sale) e di Dresda (sipario), e partecipò alla Galleria Shakespeariana e alla Galleria Dantesca di R. Gentilucci. L'artista si avvalse di elementi provenienti dal classicismo secentesco romano, felicemente in-nestati nel linguaggio accademico e purista; ma, come è evidente nella forte lumeggiatura dei bozzetti per San Lorenzo, accolse anche soluzioni diverse, pur mantenendosi estraneo alle correnti realiste della seconda metà del secolo e fedele a una classicità derivata dalla profonda comprensione della tecnica pittorica e delle regole compositive. A Roma, al Gabinetto Nazionale dei Disegni e delle Stampe, si conserva anche un album di vignette umoristiche, che mette in luce la sua versatilità.
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