Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Grassi Vittorio*

GRASSI VITTORIO
Roma 1878 - 1958
Dopo i primi studi classici e i corsi universitari di fisica, entrò nell'Officina Carte Valori della Banca d’Italia, dove apprese vari sistemi di stampa. Cominciò a dipingere da autodidatta, realizzando piccoli paesaggi umbri (esposti a Perugia nel 1902) e vedute di Roma e dintorni, che presentò dal 1903 alle mostre degli Amatori e Cultori e a quelle dell’Associazione degli Acquarellisti. In questi anni si legò in particolare con G. Prini e D. Cambellotti, partecipando delle tendenze della cultura romana d’inizio secolo. Se ne scorgono gli esiti in opere come Notturno I. Opera IX Chopin (1905) o nel trittico Ascensione (1910-1911, entrambe a Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna), dove convergono esigenze simboliste e ricerche sul taglio della visuale e sulla luce; o in I civettari (1913, Roma, Galleria Comunale d'Arte Moderna), dove il giallo degli occhi dell'animale raffigurato irrompe nella tonalità rossa del quadro. Nel campo delle arti applicate contribuì, con Cambellotti e con U. Bottazzi, al recupero della vetrata artistica. Inoltre progettò mobili, oggetti d'arredamento e decorazioni e, dal 1908, disegnò scene e costumi per il teatro dei Piccoli di Podrec- ca, realizzò manifesti e collaborò a diverse riviste.
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