Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Lessi Tito *

LESSI TITO
Firenze 1858 - 1977
Allievo di E. Pollastrini all’Accademia di Firenze, frequentò anche la scuola di A. Ciseri. Conclusi gli studi nel 1878, si trasferì a Parigi dove visse fino al 1896, tornando in patria solo per brevissimi soggiorni, come nel 1893, quando espose L'antiquario alla Promotrice fiorentina. Quell’anno un suo dipinto storico, La visita di Milton a Galileo. Firenze 1640 (bozzetto a Firenze, Osservatorio Astrofisico), venne premiato al Salon parigino. Ma a incontrare il favore del pubblico francese furono soprattutto i brani di vita contemporanea con protagoniste femminili ritratte nella quiete delle loro case, risolti con una pittura elegante e soffusa di affettuosa condiscendenza. Caratteri peculiari della sua maniera furono l’accuratezza della stesura e la resa palpitante della luce, acutamente impiegati anche nei ritratti. Fatto ritorno in Italia, partecipò alle esposizioni (Firenze 1896-1897, Milano 1906), proponendo con disinvoltura sia soggetti di storia in costume (Bernardino Cennini e il figlio Domenico primi stampatori fiorentini, eposto a Venezia nel 1907, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna) sia quelli di vita contemporanea.

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