Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Muzzi Antonio *

MUZZI ANTONIO
Bologna 1815 - 1894
All’Accademia di Belle Arti di Bologna fu allievo di G. B. Frulli e di C. Alberi e si aggiudicò diversi premi scolastici. Esordì come pittore di storia con Giulio Sabino sorpreso colla moglie e coi figli in un sotterraneo ove erasi rifugiato (presentato all'Esposizione bolognese del 1835) e con L'incontro di Francesco I e Leone X (con il quale concorse al premio Curlandese del 1836, Bologna, Galleria Comunale d’Arte Moderna). In se-guito si affermò come ritrattista (La famiglia Tassinari, esposto a Bologna nel 1848, coll. privata) e decoratore: nella sua città realizzò opere a fresco in numerose residenze nobiliari (palazzi Spada e Rossi nel 1845), in chiese (I quattro Evangelisti, 1851, chiesa della Carità) e teatri (volta del teatro Comunale). Fra il 1846 e il 1848 lavorò a San Pietroburgo. Rientrato a Bologna affiancò l’attività artistica all’impegno pa-triottico e politico: prese parte ai moti del 1849 e dal 1859 al 1861 ricoprì la carica di consigliere comunale. Nel 1856 espose a Roma, alla Mostra degli Amatori e Cultori, Donna al bagno spaventata da un serpe. Dal 1860 fino alla morte fu professore aggiunto all’Accademia bolognese.
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