Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Agazzi Rinaldo *

AGAZZI RINALDO
Mapello (Bergamo) 1857 - Bergamo 1939
Fratello di Ermenegildo, seguì i corsi di E. Scuri all’Accademia Carrara di Bergamo e qui nel 1879 vinse il primo premio con Il pane in due. Nel 1882 fu a Roma e frequentò, con l'amico G. Cavalleri, l’Accademia libera diretta da C. Maccari: entrato in contatto con la cultura naturalista e colpito dagli accenti veristi della scuola napoletana, ne trasse suggestioni per la formazione del suo stile. Durante il soggiorno romano si recò anche a dipingere nella campagna tra Anzio e Nettuno. Ottenuti i primi riconoscimenti dopo il fortunato Ritratto di Gerolamo Bonaparte, verso il 1884 rientrò a Bergamo per motivi sentimentali. In questi anni lavorò, insieme al Cavalleri e ad altri artisti, presso l’istituto di Arti Grafiche, realizzando quadretti per stampe commerciali e per calendari (Bambino con tamburello, Ragazzo con anatre). Aperto in seguito uno studio, col tempo finì col risentire delle strettezze dell'ambiente provinciale e la sua produzione andò perdendo di spunti innovativi. Il lavoro troppo intenso lo condusse, per un breve periodo, al ricovero in ospedale psichiatrico, e una serie di disavventure familiari lo perseguitò per molti anni: da uno di questi episodi, l’arresto del cognato, nacque il dipinto L'arresto. La forma verista e naturalista si adatta di volta in volta alle esigenze dell’illustrazione della realtà: Giovedì -gioie del ricoverato, Pensieri allegri (esposti a Milano nel 1884), La colazione del modello (esposto a Milano nel 1887); una realtà che può anche assumere la crudezza della denuncia sociale: Il Calzolajo, Schiavi bianchi (esposti a Bologna nel 1888). Nei paesaggi, dove talora compaiono elementi di ispirazione simbolista, la pittura più rapida tende a sfaldare a macchie il tessuto coloristico: Casa rustica (esposto a Milano nel 1884), Tempo nuvoloso (esposto a Milano nel 1888), Giornata serena (esposto a Bologna nel 1888), Aria e luce (esposto a Parigi nel 1889). Fra i ritratti si possono ricordare Beppina (esposto alla Permanente di Milano nel 1886, sotto il nome di Magni),il Ritratto dell'arch. Gallizioli del 1891, il Ritratto dell'avv. Luigi Ravoni del1892 (entrambi a Bergamo, Accademia Carrara) e il Ritratto di Lina Amoretti con autoritratto. Negli anni tardi compì periodici soggiorni a Venezia con il fratello o con le allieve.
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