Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Balestrieri Lionello *

BALESTRIERI LIONELLO
Cetona (Siena) 1872 - 1958
Trasferitosi giovanissimo a Napoli, fu allievo di G. Toma presso l'istituto di Belle Arti, per orientarsi più tardi verso un genere di ispirazione romantica, sulle orme di D. Morelli. Nel 1896 vinse il pensionato per la pittura, e poté in seguito soggiornare per qualche tempo a Parigi dove espose ai Salon con continuità dal 1897 (Aspettando la gloria) al 1911. Nel 1900 presentò all'Esposizione Universale di Parigi l’opera che lo rese noto, il Beethoven (Trieste, Museo Revoltella; bozzetto a Napoli, Museo di Capodimonte), che ottenne una medaglia d’oro. Negli anni successivi espose quadri di soggetto letterario e di intonazione sentimentale come Paradiso: Canto IX (esposto a Roma nel 1902 all'Esposizione del Bianco e Nero) e Gli ultimi giorni di Domenico Morelli (esposto a Monaco nel 1902 e a Venezia nel 1903), Chopin (esposto a Venezia nel 1905), oppure affini a tematiche morelliane (Storia del paggio innamorato, Napoli, Circolo Artistico Politecnico). Nella ricca produzione di questi anni, accanto alle composizioni di figura e d'ambiente, compaiono anche alcuni paesaggi: Notturno (esposto alla Promotrice di Napoli del 1904) , Effetto di luna (esposto a Venezia nel 1905). Tornato a Napoli nel 1914, nello stesso anno inviava alla Biennale di Venezia dipinti ispirati alla vita agreste: Il pastore, La fattoria, L'aratura, e l’anno seguente presentava alla Promotrice napoletana I lavori della metropolitana a Parigi e Mattutino. Interessato anche alle tecniche incisorie, fu direttore del Museo Artistico Industriale di Napoli e poi dell'Accademia di Belle Arti.
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