Soli Giuseppe*
SOLI GIUSEPPE
Vignola (Adodena) 1745 - Modena 1823
Si formò a Bologna presso l'Accademia Clementina e compì il perfezionamento a Roma studiando e copiando i capolavori del passato. Dopo il rientro a Modena si dedicò alla pittura e alla scenografia; fu chiamato da Ercole III d'Este a dirigere la nuova Accademia di Belle Arti e fu impegnato, anche come architetto, nel programma di rinnovamento promosso dalla corte. Esemplare di questo clima culturale è il Ritratto di Ercole III d'Este (1793, Modena, Galleria Estense).
Solferini Giuseppe*
SOLFERINI GIUSEPPE
Trieste 1803 - 1864
Le notizie sull’artista sono relative ai suoi primi trent'anni di vita. Frequentò l’Accademia di Venezia dove fu premiato nell'anno accademico 1826-1827. Partecipò a Trieste, nel 1829, alla I Esposizione della Società del Gabinetto di Minerva con la Disperazione di Caino (Trieste, Museo Civico di Storia e Arte), allegoria dedicata al Principe Alfonso di Porcia e Mittelburg. Nel 1831, anno in cui si presentò nuovamente alla Mostra della Società di Minerva con alcune copie tratte da Caravaggio e da Veronese, è ricordato come allievo dell'Accademia romana di San Luca.
Slataper Alberto*
SLATAPER ALBERTO
Trieste 1870 - Innsbruck (Austria) 1935
Non si sa nulla della formazione dell'artista che operò a Trieste come paesaggista e pittore di vivaci scene di genere di gusto mondano (Paesaggio lacustre; Interno di salotto ottocentesco con coppia, 1905, Trieste, Museo Civico di Storia e Arte). Iniziò a esporre a Trieste nel 1893 alla Mostra dei pittori dilettanti (Paesaggio); altri suoi paesaggi comparvero in seguito alle esposizioni del 1895 e del 1897. Nel 1900 partecipò al concorso indetto dal Museo Revoltella per il premio Rittmayer e poco prima della grande guerra si trasferì a Vienna e poi a Innsbruck.
Siri Sartori Andrea*
SIRI SARTORI ANDREA
Soresina (Cremona) 1818 - 1859
Frequentò l'Accademia Carrara di Bergamo, dedicandosi in seguito alla pittura di tema sacro con opere eseguite per chiese cremonesi (Sacro Cuore di Gesù, nella fabbriceria di San Siro; quattordici tele della Via crucis, chiesa di Sant'Agata) e dei dintorni. Della sua attività di ritrattista rimane traccia, in ambito locale, in alcune opere conservate in raccolte private.
Simoni Ferdinando*
SIMONI FERDINANDO
Attivo a Udine nella seconda metà del XIX secolo
Pittore decoratore, ornatista e paesaggista, fu attivo a Udine a partire dagli anni '60 dell’Ottocento. Nella città friulana decorò la sala di ricevimento del sindaco nell'antico municipio, e insieme ad altri artisti, tra cui G. Del Negro, affrescò il Palazzo Antivari- Kechler. Eseguì anche la decorazione di una sala di Palazzo Cai- selli (paesaggi e vedute cittadine, perduti). In ambito chiesastico, accanto a L. Bianchini, realizzò gli ornati del santuario della Beata Vergine delle Grazie (1870- 1885) e del presbiterio della chiesa di San Pietro martire (1889).
Simonetti Raimondo*
SIMONETTI RAIMONDO
Attivo a Napoli nella seconda metà del XIX secolo
Non si hanno notizie sulla formazione di questo artista che comparve con assiduità alle mostre napoletane fra il 1862 e il 1875. Attratto dagli eventi di storia contemporanea e dalle tematiche sociali e umanitarie, adottò modi di efficace realismo, visibili in opere come Amor materno (Napoli, Palazzo della Prefettura, identificabile con La vittima della società e il figlio di sventura, esposto nel 1864) o Un figlio del popolo dopo Mentana (esposto nel 1867, Napoli, Amministrazione Provinciale).
Simonetti Giuseppe*
SIMONETTI GIUSEPPE
Attivo a Napoli fra il I840 e il 1864
Sono scarse le notizie biografiche del pittore, legato prima come allievo e poi come docente all'Accademia napoletana; la sua attività è documentata dalla presenza alle biennali borboniche, con ritratti (1841, Ritratto di un maestro di Cappella che compone al pianoforte; 1851, Ritratto di una dama assisa che suona l'arpa) e soggetti sacri (1845, L'angelo custode dell'uomo nel cammino della vita; 1851, S. Teresa ispirata dai raggi celesti, La comunione della Beata Francesca, bozzetti per gli affreschi eseguiti nella chiesa del Carmine a Mannesi; 1855, L'Arcangelo Michele che precipita Lucifero). Nel 1864 figurò anche alla Promotrice partenopea. Fu il primo maestro del figlio Alfonso.
Simoncini Salvatore*
SIMONCINI SALVATORE
Attivo in Sicilia nella seconda metà del XIX secolo
Sono poche le notizie biografiche su questo pittore di origini palermitane. Allievo di F. Lojacono, si dedicò al paesaggio scegliendo i suoi soggetti fra Catania e Palermo e nelle campagne etnee: sue opere comparvero alle promotrici di Torino (1864, 1866, 1884), alle mostre di Ro-ma del 1873 e del 1876 (Antico acquedotto alle falde dell'Etna) e all’Esposizione Nazionale di Napoli del 1877.
Silvestri Silvestro*
SILVESTRI SILVESTRO
Spoleto (Perugia) 1859 - Oporto (Portogallo) dopo il 1920
Pittore e scultore, studiò a Roma con D. Bruschi all’Accademia di Belle Arti e al Museo Artistico Industriale (1876-1879), acquisendo una solida formazione di ornatista. Dopo il perfezionamento a Napoli presso D. Morelli (1881), a contatto con il quale maturò una resa pittorica più fluida e abbreviata, ricevette il primo incarico importante a Spoleto (Figure allegoriche, 1880- 1885, Palazzo del Telegrafo). A Roma, dal 1884, insegnò pittura decorativa al Museo Artistico Industriale e nel 1885 realizzò le decorazioni dell’Acquario Ro-mano, con soluzioni che già risentono del gusto floreale. In seguito, si trasferì con G. Cellini in Portogallo, dove rimase fino alla morte, dedicandosi a una ap-prezzata pratica decorativa e al-l’attività didattica.
Silvestri Carlo*
SILVESTRI CARLO
Abbiategrasso (Milano) 1821 - Milano 1883
Frequentava all’Accademia di Brera di Milano i corsi di G. Bisi e G. Sogni, quando interruppe gli studi per partecipare ai moti del ’48; completò in seguito la propria formazione presso l’Accademia Albertina di Torino, dove fu allievo di C. Arienti. Attivo come copista, si dedicò inoltre al ritratto, genere di cui la Galleria d'Arte Moderna di Milano conserva alcuni saggi quali la Maschera funebre della duchessa Litta Visconti Arese, l’Autoritratto e il Ritratto della moglie Margherita Bilotti (1854 ca.). Il figlio Oreste (Pollone, Vercelli 1858 - Milano 1936) si formò presso l'Accademia milanese di Brera. Autore di paesaggi dal vero, motivi piemontesi e laziali (Dal molo romano di Terracina, esposto a Milano nel 1890), fu presente alle mostre di Torino dal 1879 (Vicino a casa mia. Ottobre) e a quelle di Mlano fino al 1897. In seguito si dedicò a un’intensa attività di restauratore.